Il progetto Parchi di Vita vuole valorizzare il ruolo dell’anziano soprattutto nel contesto sociale di quei territori marginali, molti dei quali Piccoli Comuni con un numero di abitanti inferiore ai 5.000, che in gran parte ricadono all’interno di aree naturali protette dell’Emilia-Romagna.
La ricchezza di informazioni custodita dagli over 65 rappresenta un elemento di estrema importanza per il territorio delle aree protette della regione, perché il trasferimento delle competenze e delle esperienze ai più giovani può favorire la nascita di nuove attività professionali artigianali che possono contribuire a mantenere l’economia dei territori. La realizzazione di attività di animazione e coinvolgimento è in linea con la funzione sociale dei parchi, che e’ uno degli obiettivi con i quali le aree naturali protette garantiscono l’accrescimento culturale, civile e sociale dei territori nei quali sorgono.
La riscoperta delle culture può costituire un ulteriore elemento di reazione positiva per le comunità locali dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia nel mese di maggio 2012.
Il progetto è articolato in diverse fasi:
Costituzione di un tavolo di coordinamento composto dai referenti regionali e locali dell’associazione coinvolti nelle attività e dai rappresentanti a livello regionale delle associazioni di anziani. La partecipazione sarà allargata alla Regione Emilia-Romagna (Ufficio Parchi) e ai soggetti territoriali coinvolti nelle varie fasi di svolgimento. L’attività del tavolo di coordinamento permetterà di dare omogeneità di contenuto al lavoro svolto sul territorio regionale e garantirà il perfetto adeguamento alle linee guida del progetto nelle diverse attività locali.
Saranno individuati i territori in cui le attività artigianali sono realizzate ormai esclusivamente da anziani, che ne restano quindi gli unici custodi. Saranno organizzati quindi degli incontri formativi rivolti agli anziani per facilitare la realizzazione dei seminari della fase successiva.Nelle aree protette regionali individuate, Parco Corno alle Scale e Parco Delta del Po Emilia-Romagna, si terranno degli incontri formativi in cui gli anziani trasferiranno ai più giovani le proprie competenze professionali sulle attività artigianali di cui sono custodi. Il corso si propone di attivare nuove figure professionali in grado di sfruttare attività tradizionali, anche in favore del rilancio dell’economia locale. Le aree d’intervento saranno individuate preferibilmente in alcuni Piccoli Comuni che ricadono all’interno di aree naturali protette. Per tutti gli appuntamenti verranno realizzate le riprese audio video.
Sarà organizzata una campagna regionale sulle aree naturali protette, durante la quale gli anziani guideranno i visitatori in percorsi culturali centrati sulle tradizioni locali, sulle abilità manuali, sulla valorizzazione della natura e sul legame con il territorio.
A conclusione del progetto sarà organizzato un convegno finale che coinvolgerà i principali protagonisti che hanno collaborato al progetto, aperto alla partecipazione degli attori istituzionali del territorio e degli operatori delle aree naturali protette.
Infine, si prevede di realizzare un’indagine sulle principali aree naturali protette regionali per promuovere la conoscenza delle risorse locali al fine di recuperare informazioni sugli antichi mestieri del territorio. Mestieri ormai dimenticati, che da secoli si sono ripetuti per creare manufatti, lavorare la terra, ricavare dal poco quello che serviva a sfamare una famiglia. Un patrimonio custodito ormai soltanto dalla memoria degli anziani, detentori della tradizione e della conoscenza di gesti e manualità che vanno lentamente scomparendo.