Torniamo a Pianaccio

Pubblicato il 10 Aprile 2014 da in Parchi di Vita

IMG_1954Ritorniamo a Pianaccio. Per essere più precisi, ritorniamo a Gaggio Montano, e non a Pianaccio. La frana che ha interrotto la strada lo scorso marzo, non è ancora stata del tutto rimossa, e per questo il paese si può raggiungere solo a piedi.
Benito Biagi, il nostro referente per gli antichi mestieri legati al bosco, è ospite dalla figlia a Gaggio Montano. Lo troviamo, in una bella e calda giornata di sole, che si da da fare per togliere le erbacce dal piccolo orto.
Ci accoglie festoso, e si capisce da subito che siamo arrivati alla persona giusta: la voglia di condividere le sue esperienze e le sue conoscenze sulla gestione del bosco, sull’essiccatura delle castagne, su come si faceva il carbone…ci lascia senza fiato, in ascolto. Ci racconta di come non ci fosse un singolo lavoro in paese: si lavorava all’occorrenza, ed in maniera stagionale, secondo le urgenze e le disponibilità lavorative del momento.

Siamo dispiaciuti di non essere riusciti ad incontrare Umberto Biagi, ma rimanderemo l’appuntamento alle prossime settimane. Per adesso ci salutiamo con Benito, e ci diamo appuntamento a stretto giro a Pianaccio, sperando finalmente di poter vedere questo piccolo Borgo, che tanto si sta facendo attendere…

La seconda parte della nostra giornta al Parco del Corno alle Scale la dedichiamo invece alla visita dell’Azienda agricola “La Casaccia” della Famiglia Barottu: un’azienda agricola di montagna, a gestione familiare, fonadata nel 1961 da una famiglia emigrata dalla sardegna. La difficoltà di gestire un’azienda agricola su territorio di montagna non è da poco, ma dopo aver conosciuto Gimmi Barottu, ci siamo resi conto che la passione e l’amore verso la sua attività sono più forti delle avversità della montagna. L’allevamento, di tipo semi-brado, di bovini, ovini e suini, è adatto per la produzione di carne, latticini e formaggi. Il podere, al confine con il Parco Regionale Corno alle Scale, si estende su una superficie di 90 ettari adibita a prato e bosco, da cui si può godere una vista magnifica su tutta la vallata.

Anche da parte dei Barottu c’è la massima disponiblità ad ospitare i ragazzi che arriveranno al Parco del Corno alle Scale per scoprie gli antichi mestieri dei Parchi di Montagna, e fargli provare nella pratica la produzione del formaggio. Non solo bosco e castagne quindi, ma anche allevamento e pastorizia.

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