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GREENing the BLUE canals infrastructure of Reno basin to enhance ecosystems connectivity and services
In Europa il 60% delle specie protette e il 77% degli habitat è ritenuta in uno stato di conservazione non favorevole (Fonte: EEA), dimostrando l’insufficienza delle misure adottate fino ad oggi per raggiungere l’obiettivo dell’UE di “porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici nell’Unione Europea entro il 2020 e ripristinarli nei limiti del possibile”.
I cambiamenti climatici, le trasformazioni del territorio, l’uso intensivo delle acque e del suolo, e il loro inquinamento, sono tra le cause che hanno contribuito maggiormente alla degradazione degli habitat, riducendone il tasso di biodiversità e la capacità di fornire i tradizionali servizi ecosistemici.
Ma anche l’importazione ed il rilascio clandestino o la loro diffusione illegale sul territorio naturale di specie faunistiche aliene a scopo sia commerciale sia pseudo amatoriale, hanno contribuito e contribuiscono alla erosione della biodiversità degli ambienti, mettendone a rischio l’equilibrio ecosistemico.
In questo quadro si inserisce il progetto LIFE GREEN4BLUE – cofinanziato dal programma europeo LIFE “LIFE Nature and Biodiversity”– che mira alla riqualificazione ambientale dei canali di bonifica per valorizzarne il ruolo di infrastrutture verdi e blu nella connessione delle aree naturali del territorio (Rete Natura 2000), attraverso una gestione innovativa che integra:
- sicurezza idraulica
- supporto alla biodiversità locale
- lotta a 2 specie alloctone invasive (IAS): il Myocastor coypus (Nutria) e il Procambarus clarkii (Gambero rosso della Louisiana)
- tutela del paesaggio.
Tutto questo attraverso attività di sperimentazione tecnico-scientifiche e monitoraggio sul campo, la costituzione di tavoli di confronto con tecnici e operatori di settore, e il coinvolgimento diretto dei cittadini attraverso forum di comunità e pratiche di citizen science.
L’area di intervento del progetto è collocata a nord-est del comprensorio gestito direttamente dal Consorzio Bonifica Renana, e copre una porzione di pianura sulla chiusura di bacino del sistema idrografico del Fiume Reno che interessa il comune ferrarese di Argenta e i comuni bolognesi di Baricella, Budrio, Medicina, Minerbio e Molinella.
Sono partner del progetto:
- Consorzio della Bonifica Renana (coordinatore): responsabile del progetto e della gestione delle azioni che interessano direttamente i canali consortili.
- Alma Mater Studiorum Università di Bologna – DIMEVET (Dip. Scienze Mediche Veterinarie) e DISTAL (Dip. Scienze e Tecnologie Agro-alimentari): responsabili delle indagini scientifiche legate alle analisi di flora, fauna e qualità delle acque e della sperimentazione veterinaria per il controllo delle specie alloctone invasive.
- Legambiente Emilia-Romagna: responsabile delle attività di comunicazione e del processo partecipato finalizzato al coinvolgimento della comunità.