Controcorrente

Due recenti fenomeni apparentemente contrapposti, la siccità del 2022 e l’alluvione del 2023, ci hanno mostrato quanto il nostro territorio sia fragile e impreparato ad affrontare i cambiamenti climatici in atto. Entrambi i fenomeni sono riconducibili all’innalzamento delle temperature medie, che per l’anno 2022 hanno registrato su tutto il territorio regionale una crescita media di 1,1°C. All’innalzamento delle temperature infatti corrisponde un aumento esponenziale dei fenomeni meteorologici estremi, con periodi di particolare piovosità in primavera ed autunno, e siccità estrema in estate e inverno, esattamente quello che abbiamo visto – con intensità straordinaria – in questo ultimo anno.  
Spesso le conseguenze del cambiamento climatico si fanno sentire soprattutto nelle aree interne, già soggette allo spopolamento (come nel caso di 53 comuni della nostra regione censiti dall’ISTAT), che rischiano quindi di essere ulteriormente abbandonate a seguito degli eventi estremi e dei loro impatti sui territori.  
A questo si aggiunge che il 16,2% degli italiani (Rapporto Censis) ancora non credono che quanto avviene sia conseguenza dell’aumento delle temperature medie nel nostro pianeta. In particolare, se tra alcuni giovani è aumentata la conoscenza dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici, sono ancora moltissimi coloro che non ne percepiscono la reale gravità e il possibile impatto sul futuro dei territori e della loro stessa vita. È tuttavia riconosciuto che una percentuale significativa della popolazione giovanile è molto preoccupata dal cambiamento climatico: il 59% dei giovani tra 16 e 25 anni intervistati da “The Lancet” ha manifestato infatti sintomi connessi all’ “ansia da cambiamento climatico”, anche per la mancanza di strumenti pratici che consentano loro di affrontare la crisi ambientale in cui si troveranno a vivere la totalità della loro vita.

 
 

Il progetto CONTROCORRENTE – LA NET GENERATION E LA SFIDA DEL CLIMA CHE CAMBIA vuole rispondere a questa situazione raggiungendo i seguenti obbiettivi:

  • creare una maggiore consapevolezza sul tema della qualità delle acque e dei rischi idrogeologici legati ai fiumi, e sugli strumenti che la comunità può adottare per garantire la sicurezza dei territori; 
  • riattivare o consolidare i legami tra cittadini, associazioni, realtà culturali e sociali che agiscono nei territori attraversati dai fiumi emiliano-romagnoli, con particolare attenzione all’esperienza post-alluvione; 
  • promuovere la cittadinanza attiva e la partecipazione diretta dei giovani alla conoscenza e alla cura dei fiumi e delle loro comunità, coinvolgendoli in attività di citizen science e recupero della memoria sulla loro storia e la loro funzione sociale;
  • favorire l’incontro tra mondo giovanile, degli adulti e degli anziani, attraverso la cultura e l’attenzione al territorio;
  • fornire alle associazioni del terzo settore promotrici e/o coinvolte nel progetto strumenti per poter investire nelle figure giovanili già attive al loro interno o individuarne di nuove, grazie a percorsi di professionalizzazione e consolidamento dell’impegno.

Cosa faremo durante l’anno? 
Monitoreremo la qualità delle acque dei fiumi della nostra regione, organizzeremo appuntamenti di citizien science, plogging, conosceremo le specie che abitano i fiumi e li ripuliremo dei rifiuti, ma anche convegni e laboratori per approfondire i temi del nostro progetto.