Progetto “Casa del Miele” a sostegno delle popolazioni e delle foreste in Brasile
La cooperazione internazionale dell’Emilia Romagna promuove lo sviluppo dell’apicoltura in Brasile per la tutela dei preziosissimi ecosistemi della Foresta Atlantica
Legambiente Emilia Romagna e l’Instituto Terra – la ong brasiliana creata da Sebastião Salgado – con il contributo della Regione Emilia Romagna, convinte che sia possibile coniugare la preservazione degli ecosistemi con la crescita dell’economia, presentano il progetto Casa del Miele a sostegno dei territori e delle popolazioni della valle del Rio Doce, negli Stati di Minas Gerais ed Espirito Santo in Brasile.
La Foresta Atlantica, di cui rimane appena il 7% della copertura originaria, è un bioma ricchissimo in termini di biodiversità. Nella sua area di dominio, che si sviluppa lungo migliaia di chilometri di costa dal Rio Grande do Norte al Rio Grande do Sul, vive il 70% della popolazione brasiliana, alla quale fornisce elementi essenziali come l’acqua e assicura assorbimento di CO2 e sicurezza idrogeologica.
Attraverso la modernizzazione e la riorganizzazione in forma cooperativistica di un settore tradizionale, ma caratterizzato da diffusa informalità come l’apicoltura, si intende valorizzare un’attività a bassa intensità di capitale e di lavoro, che richiede spazi modesti per la produzione e che fornisce, di converso, una vasta gamma di prodotti che possono costituire una importante fonte di reddito complementare, contribuendo così a ridurre gli indici di esodo rurale.
Oltre alle positive ricadute socio-economiche, l’apicoltura produce effetti concreti dal punto di vista ambientale. Tale pratica, che utilizza le risorse naturali in modo sostenibile e rende remunerativa la ricca flora della foresta, da una parte favorisce la conservazione degli elevati livelli di biodiversità attraverso l’impollinazione, dall’altra consente di rendere più efficace e attuabile la norma del Codice Forestale che obbliga i priprietari terrieri al mantenimento a foresta del 20% dei loro appezzamenti.
“Questo progetto”- afferma Paolo Scinto, Responsabile Italia dell’Instituto Terra- “si inserisce in un programma di più largo respiro attuato dall’Instituto Terra in quelle regioni, che prevede la sperimentazione e la diffusione di tecniche di riforestazione corrette e a basso costo, l’alta formazione in campo agronomico, la formazione di base e l’assistenza diretta ai produttori locali per la gestione sostenibile del territorio, l’educazione ambientale e tanto altro ancora. Il tutto in condivisione con le pubbliche amministrazioni locali e con una forte base tecnico-scientifica.” –
“I princìpi su cui fonda il progetto sono parte integrante della nostra attività quotidiana”- aggiunge Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia Romagna- “Con questa collaborazione intendiamo far arrivare il nostro concetto di ambientalismo anche al di fuori dei confini nazionali. L’apicoltura è un’attività a bassissimo impatto ambientale che consente, attraverso un utilizzo corretto delle tecniche produttive, di aggregare un valore aggiunto “biologico” alle produzioni. Vogliamo che ciò sia bene evidenziato e puntiamo ad ottenere la certificazioni internazionali, con l’obiettivo di far entrare anche il Miele della Foresta Atlantica nel circuito del commercio equo e solidale”.
La presentazione del progetto si terrà venerdì 26 novembre 2010 alle ore 17.00 nella sede di Legambiente Emilia Romagna, a Bologna presso Porta Galliera, piazza XX settembre n.7.
Interverranno anche il consigliere regionale Luciano Vecchi, il Direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano Giuseppe Vignali, la Dirigente Cooperazione Internazionale Emilia Romagna Rossana Preus e Michele Maccari di Icea e Tavolo Equobio.