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25 giugno: Legambiente “apre” porta galliera ai cittadini valorizzare i beni culturali contro il degrado della città

Venerdì 25 giugno in occasione del primo appuntamento di Campagna Amica  di Coldiretti, con il mercato contadino in Piazza XX Settembre, Legambiente organizza una visita guidata gratuita alla scoperta del Parco Archeologico delle mura e della Storica Porta Galliera

Venerdì prossimo, dalle 11 Legambiente aprirà al pubblico la propria sede di Piazza XX Settembre con una visita guidata gratuita alla storica Porta e al parco archeologico circostante.

L’iniziativa, che mira a far riscoprire a cittadini e turisti un pezzo “storico” della città, vuole essere uno stimolo a riaprire una finestra sulla storia e l’identità della città, che può avere interessanti ricadute sull’offerta turistica di Bologna, e si ricollega al “mercato contadino a km zero” organizzato da Coldiretti proprio in piazza XX Settembre.

L’associazione, da sempre attenta al tema del recupero e valorizzazione dei beni culturali attraverso la campagna “Salvalarte”, ha da tempo “adottato” Porta Galliera e Piazza XX Settembre, presentando nel 1999 alle istituzioni ed ai cittadini un progetto di risanamento edilizio e sociale che è stato alla base dei lavori di riqualificazione e sistemazione attuale della piazza, sottraendo questo importante patrimonio storico al destino di mero spartitraffico e riportando alla luce importanti opere murarie tra cui un antico sistema d’imbrigliamento dell’Aposa.

Riqualificare un’area, riscoprire un pezzo della storia di Bologna è un ottimo modo per combattere il degrado e l’abbandono di intere aree della città, ma solo se ciò serve a restituire queste zone ai cittadini, coinvolgendoli nella costruzione di una città più vivibile che riscopra e valorizzi la propria identità. Gli interventi di recupero infatti non possono essere fini a sé stessi, ma necessitano di una riflessione sull’utilizzo e le potenzialità di questi spazi, diversamente il lavoro di valorizzazione di queste aree resta incompiuto.

L’iniziativa delle visite guidate alla riscoperta della storia delle mura di Bologna vuole perciò essere uno stimolo anche per le istituzioni ad aprire una nuova stagione di partecipazione democratica alla vita della città, che trasformi i tanti, troppi, “non luoghi” di Bologna, in spazi visibili, luoghi di incontri e scambio di informazioni e si sposa perciò perfettamente con il mercato a km zero per coniugare storia, cultura, produzioni tipiche ed economia turistica.