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Insieme a WWF per chiedere un confronto a Regione e AdBPO su invasi del torrente Enza

Dal contratto di Fiume e dalle presentazioni degli studi finora la società civile è stata volutamente esclusa. Percorso poco democratico per un tema di grande rilevanza.

Trasparenza informativa e coinvolgimento della società civile nei processi decisionali, sono queste le richieste fatte inseme a WWF Emilia-Romagna alla Regione e all’Autorità di Bacino, in merito alle politiche idriche e agli invasi dell’Emilia.

Nella lettera, indirizzata all’Assessore Irene Priolo e al Presidente dell’Autorità di Distretto del Po Meuccio Berselli, abbiamo ricordato che alla fine della scorsa legislatura regionale dal dibattito sul torrente Enza era emersa la necessità di uno studio organico sul fabbisogno idrico dei territori e sulle azioni da intraprendere alla luce dei cambiamenti climatici. Era stato inoltre garantito che, come richiesto chiaramente dalle direttive europee, sarebbero state valutate tutte le azioni possibili: dal risparmio idrico alle ipotesi infrastrutturali meno impattanti.
Tale studio, commissionato dalla Regione all’Autorità di Distretto del fiume Po, non è stato però mai presentato alle comunità delle province di Parma e Reggio Emilia, né ha avuto un riscontro pubblico.

Abbiamo fatto presente che da mesi ormai sono frequenti le uscite stampa su progetti e ipotesi di invasi sull’Enza, ma dinamiche analoghe si riscontrano anche in Romagna, dove enti non deputati ed esponenti politici parlano di invasi al di fuori di un quadro pianificatorio. Eppure né i cittadini né le associazioni sono stati mai coinvolti, né sono a conoscenza dei contenuti di questi percorsi.

Nella lettera abbiamo inoltre ricordato che lo scorso settembre il Consorzio di Bonifica Emilia centrale dichiarava di avere deliberato per lo studio di fattibilità di un grande invaso sull’Enza: studio di cui la Regione non ha mai comunicato le caratteristiche. Un episodio che rappresenta un precedente di certo non edificante di inversione di ruoli tra decisore ed esecutore e su cui ci eravamo già espressi (qui il link all’articolo).

Per tutti questi motivi insieme a WWF Emilia-Romagna abbiamo richiesto la disponibilità di Regione e AdBPo ad un confronto pubblico di presentazione della situazione dell’Enza che riporti studi, progettualità, richieste di finanziamento in atto, contratto di Fiume. Questo per poter riportare il dibattito ad un confronto democratico che garantisca trasparenza e partecipazione di tutti gli attori interessati.