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Vademecum contro i rifiuti: Legambiente plaude al lavoro di ANCI Emilia Romagna

Dalle stoviglie alle cassette dei mercati: tante azioni pratiche contro l’usa e getta

“Una proposta operativa da non perdere per la pubblica amministrazione”

 

Legambiente esprime apprezzamento per il lavoro di ANCI Emilia Romagna sulla lotta all’usa e getta.

Lo fa rilanciando il vedemecum realizzato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani  presentato in questi giorni: un manuale per supportare le amministrazioni locali nella definizione e implementazione di strategie locali di riduzione dei rifiuti derivanti dall’utilizzo di prodotti in plastica monouso, coerenti con il paradigma dell’economia circolare e con le disposizioni e lo spirito della Direttiva SUP.

Nel lavoro di ANCI sono tante le misure e le buone pratiche che si possono attivare rivolte a pubblici esercizi, strutture ricettive, scuole, strutture sanitarie e assistenziali di competenza comunale o in occasione di eventi pubblici e sagre. Si va dalle campagne e iniziative di comunicazione/sensibilizzazione sulla riduzione del monouso, come la diffusione del progetto Refill my bottle, che consente agli utenti di riempire presso i pubblici esercizi aderenti la propria borraccia o il proprio contenitore con acqua di rete, all’installazione di fontane e punti di erogazione di acqua; a forme di agevolazione come la previsione di una scontistica TARI/TARIP per chi adotta misure di prevenzione rifiuti, incluse misure di riduzione del monouso in plastica; l’invito a studenti e insegnanti ad usare la propria borraccia/bottiglia per l’acqua o la promozione della frutta a metà mattina nella scuola primaria in sostituzione di prodotti/merendine confezionate. Per manifestazioni e sagre, fra le altre misure: predisposizione disciplinare/marchio per “eco-eventi” che includa misure di riduzione del monouso (in particolare vuoto a rendere su bicchieri e stoviglie riutilizzabili) e predisposizione servizio di noleggio kit stoviglie lavabili + lavastoviglie.

Come avvenuto per lo scorso bando proposto da Atersir per la messa a disposizione di risorse per stimolare pratiche rivolte alla riduzione della plastica usa e getta, anche in questo caso Legambiente vuole fare da cassa di risonanza a strumenti e buone pratiche utili a generare virtuosismi per la comunità.

“L’abbandono della plastica usa e getta è un obiettivo su cui non si può più procrastinare. Da un lato sicuramente perché ce lo chiede la Unione Europea e dall’altro per esigenze che vedono questo materiale presente in maniera ubiquitaria nelle matrici ambientali, con ricadute ecologiche importanti”

Obiettivi, quelli proposti dall’Unione Europea, sicuramente ancora più difficili da raggiungere in questa fase storica caratterizzata dalla pandemia, ma che ci devono portare a ragionare seriamente sull’eliminazione della plastica monouso, specie dove non necessaria o dove esistono delle alternative.

Un percorso che deve avvenire di concerto tra pubbliche amministrazioni, mondo economico e stakeholders, con un lavoro culturale rivolto ai cittadini, su cui peraltro anche la Regione sta delineando delle prospettive.

L’invito quindi è rivolto alle amministrazioni comunali affinché non perdano e non ignorino queste opportunità, ma con l’auspicio che le facciano proprie nell’ottica di raggiungere obiettivi collettivi.

Il vademecum di Anci Emilia-Romagna è disponibile al seguente link.