Nuvola di smog a Roncobilaccio (BO): anni di richieste inascoltate
Legambiente Roncobilaccio fin dal 2013 ha denunciato il rischio del camino di ventilazione situato così vicino all’abitato
“Nemmeno la centralina promessa è mai stata installata ”
Nelle prime ore del mattino di venerdì 15 Maggio una nuvola di densi fumi, con forte odore di plastica bruciata, è uscita dal camino della centrale di ventilazione della galleria di base della Variante di Valico, situato nelle immediate vicinanze dell’abitato di Roncobilaccio, invadendo il paese e provocando bruciori agli occhi ad alcuni abitanti.
Il camino, che serve per espellere i fumi della galleria di base in caso di traffico congestionato ed incendio, è entrato in funzione proprio a causa di un mezzo pesante in fiamme all’interno di essa, riversando quindi i fumi prima nel paese e poi lungo l’intera vallata.
Legambiente e i cittadini si sono opposti sin dall’inizio all’installazione del camino della centrale di ventilazione così vicino all’abitato, chiedendone da subito lo spostamento in zona disabitata, sostenendo che sia l’unica soluzione in grado di eliminare ogni rischio per la salute degli abitanti di Roncobilaccio e Baragazza e per l’ambiente circostante.
Nel 2014 Autostrade sostenendo l’impossibilità di uno spostamento, ha cercato di rassicurare la popolazione sostenendo una scarsa probabilità di eventi incidentali all’interno della galleria e l’installazione di un sistema di abbattimento fumi che avrebbe garantito la sicurezza delle zone vicine alla centrale di ventilazione. Legambiente Roncobilaccio ha chiesto e mai ottenuto di poter verificare tutta la documentazione relativa a tale sistema di abbattimento.
Nel 2015, inoltre, Legambiente Roncobilaccio in collaborazione con Legambiente Emilia-Romagna e Legambiente Nazionale ha fatto richiesta ad Autostrade spa di una centralina con postazione fissa per il monitoraggio continuo della qualità dell’aria dell’abitato di Roncobilaccio, presentando la richiesta anche pubblicamente ad un incontro tenutosi in paese alla presenza del Sindaco di Castiglione dei Pepoli e di Stefano Ciafani attuale Presidente di Legambiente. Nonostante gli anni passati e le promesse l’installazione della centralina non è ancor avvenuta.
“Se la centralina ci fosse stata” – dichiara Federico Alpini, presidente del Circolo di Legambiente di Roncobilaccio – “sarebbe servita a verificare la qualità dell’aria in questa situazione. A questo punto chiediamo spiegazioni del perché dopo 5 anni ancora non è stata installata, nonostante i ripetuti solleciti”
Non ultimo nel 2015 Legambiente Roncobilaccio ha totalmente finanziato uno studio sull’impatto e sui rischi legati alle eventuali fuoriuscite di fumi dal camino della centrale di ventilazione in caso di incendio. Lo studio eseguito da Arianet, società di consulenza di modellistica ambientale tra le più qualificate in questo campo, ha confermato le preoccupazioni concludendo che in alcune delle condizioni simulate le fasce di popolazione più sensibili (bambini ed anziani) potrebbero essere esposte ad effetti tossici evidenti, anche se reversibili, ma che potrebbero comportare la necessità di recarsi al pronto soccorso.
“Nonostante l’impegno di Legambiente Roncobilaccio, tutti gli appelli e le richieste, manifestati anche con striscioni e iniziative sul territorio – continua Alpini – sono sempre rimaste inascoltate e questi sono i risultati!. Ribadiamo con forza che l’unica soluzione in grado di eliminare ogni rischio per la salute degli abitanti di Roncobilaccio e Baragazza e per l’ambiente circostante sia quella di spostare il camino della centrale di ventilazione”.