9 marzo a Bologna presidio #OpereNuove!
CITTADINI E ASSOCIAZIONI: “NON NEL NOSTRO NOME, SONO ALTRE LE PRIORITA’“
A Governo ed Enti locali si chiedono politiche forti per aprire i cantieri necessari alle sfide di oggi: quelli per il trasporto pubblico e sostenibile, necessari contro le PM10 e l’emergenza clima
Mentre all’interno delle Fiere di Bologna istituzioni, associazioni economiche e sindacati manifestavano a favore delle autostrade regionali, fuori dal Palazzo una parte della società civile attestava la propria profonda distanza da quel messaggio.
Attivisti di Legambiente, comitati, semplici cittadini, si sono infatti ritrovati per esprimere grande contrarietà ai contenuti della convention convocata da Merola e Bonaccini. Contenuti tremendamente lontani dalle urgenze di oggi: dall’inquinamento, alla tutela del territorio, ai cambiamenti climatici.
“Aprire cantieri utili per il lavoro e per il clima” e “Decarbonizzare i trasporti” le principali parole d’ordine del presidio.
“Abbiamo solo due generazioni per salvare il pianeta dal cambiamento climatico, vogliamo che si sblocchino cantieri utili per il lavoro ma anche per l’ambiente. Quelli di cui si parla oggi sono all’insegna del consumo di suolo e dell’inquinamento. Ci piacerebbe vedere le stesse istituzioni, assieme al Governo, a manifestare per un grande Piano a favore del trasporto pubblico, dei treni, della mobilità ciclabile: opere utili anche per liberare la Pianura padana dalla sua cappa di smog”
Proprio sullo smog il 2019 è iniziato malissimo, con alcuni dei capoluoghi regionali già oltre i 35 giorni di sforamento di PM10 consentiti in un anno.
“Oggi si vuole lanciare al resto del Paese il messaggio che per l’Emilia Romagna le opere prioritarie sono le autostrade – commenta Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia Romagna – In politica i simboli sono importanti, e quello di oggi è profondamente sbagliato ed anacronistico. Se molte delle organizzazioni della regione vogliono manifestare sotto questa bandiera – continua Frattini – noi siamo qui a dire che la direzione da prendere invece è un’altra”.
Ricordiamo infine la vera manifestazione -di portata storica- per le future generazioni: quella che ci sarà il 15 marzo nelle piazze della regione e nel resto del mondo. Il prossimo venerdì sarà infatti il momento culminante dei Fridays for Future contro i cambiamenti climatici, per cui tante persone si stanno già mobilitando, a cominciare dagli studenti.
Avevamo scritto, due settimane fa, ad istituzione e parti sociali per chiedere di disertare la manifestazione. La lettera integrale con tutte le motivazioni è scaricabile a QUESTO LINK