Passante di Mezzo: la politica chiarisca quale visione di mobilità per Bologna
A proposito del Passante di Mezzo chiediamo che gli schieramenti politici chiariscano la loro visione sulla mobilità Bolognese, uscendo dall’infinita diatriba sui “Passanti”
Su una cosa detta da Galletti nella sua lettera riguardo il Passante di Mezzo siamo d’accordo: la questione ha una marcata valenza di schermaglia tra schieramenti.
Rispetto alle parole del Ministro Galletti, riteniamo tuttavia necessario seguire il percorso logico e dunque chiedere a lui e agli altri schieramenti politici che dicano quali siano le priorità da seguire, ovvero quale direzione di pianificazione dei trasporti serve a Bologna.
Chiarito questo, il problema smetterà di essere il no alle opere, per diventare un confronto tra modelli di mobilità: sulle decisioni da prendere in merito ad infrastrutture e investimenti prioritari per raggiungere quel modello.
Abbiamo già ribadito più volte che le principali opere su cui si è impegnata la politica in questi anni (e le risorse vere mobilitate) sono state infrastrutture che poco o niente hanno a che fare la riduzione dell’uso dell’auto e la de carbonizzazione dei trasporti.più volte chiesto che rispetto una parte dei milioni a disposizione di Autostrade per il nodo Bolognese, fosse “spostato” sul trasporto pubblico.
Abbiamo chiesto più volte che rispetto una parte dei milioni a disposizione di Autostrade per il nodo Bolognese, fosse “spostato” sul trasporto pubblico. Scelte che Amministratori di altri territori hanno saputo imporre nei tavoli nazionali (è il caso di Bolzano che impone tunnel ferroviari ad Autobrennero), ma che non è stato mai proposto ne dal Ministro Galletti ne dal Sindaco Merola.
Riteniamo che la priorità per Bologna sia quella di confrontarsi con le capitali sostenibili europee, come Amsterdam o Copenhagen, portando il proprio riparto modale al di sotto del 40% per quanto riguarda il trasporto privato motorizzato, e spostando una fetta consistente degli spostamenti verso il TPL (possibilmente ferroviario ed elettrico) e la mobilità dolce.
Il Ministro Galletti, il Sindaco Merola e il Presidente Bonaccini hanno questa priorità? Le forze politiche che avversano il Passante hanno queste priorità? Ci pare che ci siano sostanziali differenze e per chiarezza è bene che emergano.
Reputiamo che i vari soggetti politici contrari al Passante dovrebbero dire ai cittadini quale sia la loro proposta per la mobilità metropolitana. Non può essere un passante nord o un passante sud, ma l’unica strada da percorrere è il potenziamento del trasporto pubblico.
Se veramente il tema deve diventare elettorale, alla città va detto con chiarezza la direzione di marcia che le forze politiche propongono: se la direzione è la riduzione del traffico, delle emissioni e dell’inquinamento si facciano le opere conseguenti. Se invece la priorità è l’auto, ognuno potrà votare secondo coscienza.
Crediamo che i cittadini vogliano risposte su ambiente e qualità della vita. Risposte che al momento sono schiacciate dalle schermaglie tra schieramenti.