Efficienza energetica in edilizia: un nuovo modello di vivere e progettare i condomini
In Emilia-Romagna si può fare ancora tanto nel settore edilizio in termini di efficientamento, così da generare lavoro, benefici sociali e ambientali: I risultati del monitoraggio della nostra campagna Civico 5.0
Sotto osservazione 4 appartamenti di un condominio di Modena: umidità, dispersione di calore da solai, pilastri, infissi e mura perimetrali.
La presentazione completa di Civico 5.0 a questo link
“La sfida è creare comunità e portare nei condomini nuovi stili di vita”
Sono 11,9 milioni di edifici residenziali in Italia – il 79,3% degli edifici totali – con 30,6 milioni di abitazioni. Di questi oltre 2 milioni si trovano in uno stato di conservazione mediocre e pessimo e rappresentano il 16,8% del totale. Parte di questi edifici, quasi 100mila si trovano nella Regione Emilia-Romagna e rappresentano il 12,2% del patrimonio edilizio abitativo della regione. Altro dato interessante che riguarda il patrimonio edilizio è che quello rappresentato dai 487mila edifici residenziali non occupati, pari al 20,7% del totale nel 2011.
Questi i numeri dell’ISTAT e del Cresme di un patrimonio edilizio da riqualificare, con azioni di innovazione ambientale, efficientamento energetico, a cui si rivolge la nuova campagna di Legambiente Civico 5.0, un altro modo di vivere il condominio, che vuole sensibilizzare cittadini, amministrazioni e costruttori sull’importanza di un nuovo modello di vivere e progettare i condomini e i suoi spazi e sulle modalità di abbattere i costi in bolletta, anche grazie alle agevolazioni fiscali previste dallo Stato.
In occasione della tappa del Treno Verde a Ravenna sono stati mostrati i risultati della analisi termografiche e i dati sui consumi elettrici raccolti dai nostri tecnici che sono entrati nelle case delle famiglie di Modena.
In questi anni qualcosa si è mosso, i dati Enea parlano per la sola Emilia Romagna parlano di oltre 45mila interventi nel 2016 attraverso l’ecobonus, in crescita rispetto ai 40.376 dell’anno precedente. L’investimento complessivo degli emiliani ha raggiunto, aumentando negli ultimi tre anni, i 395 milioni di euro, per un risparmio energetico previsto di 146,27 Gwh/anno. Gli investimenti più efficaci in termini di risparmio energetico in Emilia-Romagna sono risultati il solare termico le pareti orizzontali o inclinate e quelle verticali. Gli interventi che hanno avuto maggiori costi, ma anche il maggiore risparmio energetico, sono invece i serramenti, le pareti orizzontali o inclinate e le caldaie a condensazione. Infine, prendendo in esame i dati provinciali di investimenti in efficienza energetica pro-capite è Bologna quella con il maggior numero di interventi, seguita da Forlì-Cesena e Modena. In termini di risultati ottenuti (ovvero di energia risparmiata) è in testa la stessa provincia di Modena, seguita dal capoluogo regionale e da Parma.
«L’obiettivo della campagna Civico 5.0 è migliorare gli stili di vita e creare comunità nei condomini – dichiara Giulio Kerschbaumer, direttore di Legambiente Emilia-Romagna – facendo anche conoscere alle persone strumenti come gli ecobonus, che oggi sono sottoutilizzati».
«La nostra regione si è già mossa in questa direzione – prosegue il Direttore di Legambiente Emilia-Romagna – come abbiamo mostrato, premiando tra i RinnovABILI non solo le riqualificazioni energetiche di due scuole ma lo stesso progetto del Comune di Bologna sull’edilizia privata. Si deve fare però di più: fondamentale in questo processo che l’amministrazione regionale faccia da apripista cominciando a riqualificare e recuperare il patrimonio edilizio pubblico e privato, a cominciare dalle scuole».
I nostri tecnic, prima dell’arrivo del Treno Verde in Emilia-Romagna, hanno realizzato un’indagine termografica in 4 appartamenti del condominio 1 «Windsor» di Modena, che hanno fatto rilevare problemi come umidità, dispersione di calore da solai, pilastri, infissi e mura perimetrali. Indagini che mostrano, con un’analisi a campione delle abitazioni, come e quanto sia possibile intervenire, portando vantaggi immediati in termini ambientali, economici e di qualità di vita.
Esistono già oggi degli strumenti che permettono di riqualificare a bassissimo costo il proprio condominio. La Finanziaria 2017 ha infatti introdotto incentivi per l’efficientamento energetico e la riqualificazione energetica validi fino al 2021, ottenendo detrazioni fiscali fino al 75%: una delle detrazioni più alte anche in Europa che rappresenta un’assoluta opportunità per le famiglie, anche per quelle in difficoltà. La novità del 2018 è che lo sgravio può trasformarsi in uno sconto immediato sull’opera tramite la possibilità della cessione del credito a una ESCO (Energy Service Company) o delle banche che realizzeranno la riqualificazione, così da permettere anche alle famiglie con limitate possibilità di spesa di realizzare questi interventi. Avere case, scuole, edifici pubblici sostenibili significa non solo garantire un futuro più sereno ai cittadini ma anche contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici e offrire vantaggi economici per le famiglie.
«È importante che i cittadini diventino consapevoli del loro peso energetico e delle opportunità previste per i prossimi quattro anni. Ed è ancora più importante che le amministrazioni supportino le famiglie attraverso sportelli energie e campagne di informazione per garantire – spiega Francesco Brega, responsabile della campagna Civico 5.0 – il massimo accesso agli strumenti previsti dalla finanziaria con particolare riguardo alle famiglie più in difficoltà che subiscono maggiormente i costi e le inefficienze di una casa colabrodo».