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Discarica di Baricella: i comuni chiedano lo stop

Dopo il voto contrario alla discarica del Consiglio Comunale di Malalbergo, auspichiamo che lo stesso percorso sia seguito dai Comuni di Baricella e di Minerbio.

La conferenza dei servizi non potrà non tener conto della contrarietà del territorio al progetto, nella seduta fissata per il prossimo 11 dicembre

In vista del tavolo della Conferenza dei Servizi, che il prossimo 11 dicembre dovrà esprimersi sull’autorizzazione all’ampliamento della discarica per rifiuti speciali di Baricella, finalmente le amministrazioni locali si stano muovendo nella direzione auspicata da cittadini, comitati ed associazioni ambientaliste, di chiedere lo stop al progetto.

Una strada che viene seguita però con modalità differenti dai tre Comuni, che stanno provando ad avviare l’iter per la fusione. Se il Comune di Malalbergo ha approvato all’unanimità in Consiglio Comunale un ordine del giorno contrario alla discarica, il Comune di Baricella, per bocca del suo Sindaco, ha finalmente cambiato posizione ricredendosi sull’opportunità del progetto. Nessuna iniziativa arriva invece dal Comune di Minerbio.

Sembra che l’amministrazione Comunale di Baricella abbia deciso finalmente di proteggere l’interesse e la salute dei propri cittadini. Serve però formalizzare questa scelta attraverso una delibera del Consiglio Comunale, così come già fatto dai vicini di Malalbergo, che formalizzi la contrarietà di tutta l’amministrazione al progetto.

Un progetto, quello della discarica, che prevede la realizzazione di un nuovo abbancamento in un secondo lotto a fianco dell’attuale, per ospitare nei prossimi anni quasi 2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali anche pericolosi in un’area che risulta però a rischio allagamento, così come indicato dal piano di gestione del rischio alluvionale dell’autorità di Bacino del Reno.

Inoltre ci auspichiamo, a seguito di una forte contrarietà al progetto espressa dai territori e dai rispettivi consigli comunali, che la Conferenza dei Servizi non autorizzi un progetto meramente speculativo, pensato inoltre su un territorio ad alto rischio di allagamento che potrebbe portare a danni elevati per ambiente e cittadini.