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L’emergenza smog non è una novità: bisogna passare all’azione!

Avanziamo due richieste: agire attorno ai plessi scolastici per tutelare i più piccoli e togliere dall’autostrada il traffico merci di attraversamento su gomma.
Quasi 250 milioni di tonnellate di merci ogni anno attraversano la nostra regione: meno del 10% di esse viaggia su ferro.

Il recente rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente (Aea), ha ricordato come l’Italia abbia il triste primato nella classifica del numero di morti causati dall’inquinamento dell’aria: più di 84.000 nel solo 2012. La pianura padana a sua volta è il posto più inquinato del Paese con analoghi effetti sul versante sanitario. Non si tratta purtroppo di novità, visto che con l’arrivo dei primi freddi, ogni anno si fa il punto dei rischi sulla salute e del numero di sforamenti.
Oggi servono azioni concrete. Da anni ricordiamo come serva un piano nazionale che unisca con una sola regia le regioni del nord, ma le responsabilità per fermare questa strage silenziosa sono condivise: dalle amministrazioni, finora caratterizzate da politiche poco incisive, ai cittadini che possono lavorare sui propri stili di vita per cercare di rendere l’aria più sana, soprattutto per i più piccoli, maggiormente esposti.
In queste settimane si discute del Piano Regionale Integrato dell’Aria, così come del futuri investimenti trasportistici: chiediamo, anche attraverso le osservazioni avanzate al Piano, che si lavori da subito con politiche serie e rapide. Due in particolare i fronti in grado di fare la differenza: ripensare la mobilità intorno alle scuole e togliere dall’autostrada le merci in attraversamento per spostarle su ferro.

Paradossale, sia dal punto sanitario che della sicurezza, che tra i punti più congestionati dal traffico ci siano proprio le scuole. Tutte le mattine assistiamo a ingorghi e parcheggi in doppia fila davanti alle scuole di tutti gli ordini e gradi. Potenziando bicibus e pedibus, organizzano trasporti collettivi per gli studenti, attribuendo un peso sempre maggiore al “criterio di vicinanza” nelle graduatorie per gli asili e le scuole, anche l’afflusso di veicoli diretti agli istituti scolastici per l’accompagnamento degli alunni calerebbe drasticamente. Contestualmente è fondamentale disincentivare il trasporto privato per gli studenti delle scuole (almeno per quelle cittadine servite da mezzi pubblici), chiudendo al traffico le vie limitrofe all’edificio scolastico negli orari di ingresso ed uscita. Servono azioni concrete, ma anche dal grande valore simbolico: per il futuro occorre partire da bambini e ragazzi.

E’ necessario aggredire anche il tema del trasporto merci, che attualmente è principalmente effettuato su gomma. Quasi 250 milioni di tonnellate di merci attraversano la nostra regione, quasi tutte dentro ai camion: meno del 10% di esse viaggia su ferro. Chiediamo che vengano individuati dei meccanismi di sovra pedaggio per il traffico merci su gomma in attraversamento lungo le autostrade regionali, finalizzando gli extraoneri per sostenere la logistica ed il trasporto merci su ferro. Contestualmente è necessario avviare sistemi sostenibili per la consegna delle merci agli esercenti nei centri storici, con un sistema condiviso di navette elettriche.

Queste le due azioni da mettere in campo con urgenza, costruendo un’azione congiunta tra assessorati all’ambiente, al trasporto, alla sanità, alla scuola ed alle attività produttive. Ovviamente il percorso dovrà poi continuare rapidamente con l’implementazione del trasporto pubblico e la tariffazione integrata, la promozione del rinnovo del parco mezzi circolanti con veicoli elettrici ad impatto zero, la promozione del trasporto ciclabile e le azioni di riduzione delgi sprechi energetici nella climatizzazione degli edifici. Una lungo lista di azioni che coinvolgono sia le amministrazioni che i cittadini, ma che è urgente vengano avviate e portate a conclusione nel più breve tempo possibile, per arrivare ad azzerare le assurde morti per inquinamento dell’aria.