Ti-Bre: amore bipartisan per il cemento nella politica parmense
Politici PD e leghisti, uniti dall’amore bipartisan per il cemento
In questi giorni si decide il futuro della pianura parmense: se un altro pezzo di campagna verrà o meno sacrificata alle logiche del cemento per un’autostrada inutile e obsoleta. Purtroppo buona parte dei politici parmensi, salvo poche eccezioni a cui va tutta la nostra stima e sostegno, ha scelto di stare con gli interessi del vecchio sistema e dei signori dell’asfalto invece che rispondere alle aspettative dimostrate dai cittadini, tutelare la reale ricchezza del parmense (l’agroalimentare), portare una visione politica che guarda al futuro e alla modernità.
Dopo la decisione annunciata dalla regione di togliere dalle priorità il 2° lotto della TI-BRE, decretando l’inutilità dell’opera, si è scatenato il fuoco mediatico e le pressioni delle forze economiche più retrive del cemento. Gli industriali parmensi hanno usato tutto il proprio peso di lobby, portando in prima pagina la “necessità della TI-BRE”, e riuscendo nel non facile intento di metter a braccetto partiti in apparenza lontani tra loro: alcuni consiglieri regionali del PD di Parma con i colleghi della Lega e di Forza Italia, l’assessore regionale lombardo con i parlamentari parmensi. Tutti uniti nel richiedere l’autostrada come risposta salvifica all’economia parmense.
Tutti tranquillamente indifferenti alle proteste dei cittadini, degli stessi sindaci interessati dal tracciato, del fatto che l’Europa stia andando sempre più sul ferro, o che il porto di La Spezia (quello che tutti vorrebbero unire con il nord Europa) sia il porto nazionale con maggiore utilizzo del treno per l’uscita delle merci verso l’entroterra. Visto il numero elevatissimo di prese di posizione, la vicenda ha almeno il pregio di mettere in risalto da che parte stanno i nostri eletti.
Noi continueremo l’impegno per far prevalere la ragione, le aspettative dei sindaci interessati dal tracciato, ed il volere della maggior parte dei cittadini parmensi.
Aiutaci a chiedere con forza la cancellazione della Ti-Bre. Utilizza l’hashtag #RegioneCancellaTibre sui tuoi social network, diffondendo l’immagine che puoi scaricare qui