No alla ricerca di petrolio in Adriatico
Il nostro apprezzamento per la contrarietà alla VAS Croata, espressa dalla Regione Emilia Romagna al Ministero dell’Ambiente
A seguito della nota del ministro Galletti inviata alle Regioni interessate (tra cui l’Emilia Romagna) dal “Piano e Programma Quadro di ricerca e produzione degli idrocarburi nell’Adriatico” del governo croato, la Regione ha inviato nelle scorse settimane le osservazioni alla procedura di VAS (a questo link i documenti integrali)
Plaudiamo alla scelta degli uffici regionali di dare parere negativo alla VAS, evidenziando i possibili rischi che potrebbero correre le nostre coste a seguito alla ricerca ed estrazione di petrolio sulla sponda Croata dell’Adriatico. Nelle motivazioni si legge che, sulla base degli elementi di forte criticità e delle carenze evidenziate dalla Valutazione Ambientale Strategica, in assenza degli approfondimenti richiesti dalla regione e per il principio di precauzione, il parere regionale è negativo in quanto il Piano potrebbe determinare rilevanti impatti negativi sull’ambiente del Mare Adriatico e sul territorio della Regione Emilia-Romagna.
Una presa di posizione negativa, che segue i pareri negativi già segnalati dalla Regione Veneto e dalla Regione Marche.
Auspichiamo che la stessa attenzione rivolta ai rischi dovuti alle operazioni di estrazioni e ricerca di petrolio sull’altra sponda dell’adriatico, sia posta anche per i progetti in corso lungo il litorale italiano. Il bacino adriatico infatti, alla luce della sua peculiare struttura “chiusa” e dell’importanza dei suoi ecosistemi marini e costieri come il parco del Delta del Po, oltre che delle già fortissime problematiche legate alla subsidenza in particolare della zona del Ravennate, deve essere preservato da qualsiasi possibile rischio causato dalle attività antropiche.