Manifestazione contro la TiBre
I Territori si ribellano alla Ti-Bre: grande partecipazione alla manifestazione contro l’inutile autostrada nella Food Valley parmense.
Oltre ad associazioni e cittadini, la presenza di Sindaci e rappresentanti di 8 Comuni.
Legambiente, assieme alle associazioni Lipu, Wwf, Comitato Tutela del Territorio di Trecasali, Coordinamento dei Comitati contro le autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, FiabParma, Libera Parma e Associazione Sodales ha dato appuntamento questo pomeriggio a Ronco Campo Canneto, per manifestare contro la costruzione dell’ autostrada Tirreno Brennero, chiedendo il potenziamento del trasporto pubblico ferroviario con il completamento della tratta di collegamento Parma-Piadena-Mantova-Verona.
La novità è che assieme cittadini ed associazioni, sono scesi in piazza anche i Sindaci di 8 Comuni interessati dall’opera: Sissa Trecasali, Colorno, Sorbolo, oltre ai primi cittadini dei Comuni cremonesi di Vescovato, Torre de’ Piccinardi e Martignana Po. Tra loro anche i Consiglieri delegati dei Comuni di Parma e Torrile.
Grande la partecipazione al corteo, che si è snodato nelle strade basse, tra le aree recintate e le bellezze dell’ambiente circostante che, tra le altre cose, vede un filare di alberi che ospita la colonia di falco cuculo più rilevante in pianura padana. Il percorso è stato scelto per mostrare il territorio messo a rischio dalla futura autostrada: un progetto vecchio che risale agli anni ’70 e che è stato riesumato nel 2009 per consentire alla Società autostradale di prorogare in automatico la concessione fino al 2031. Il tutto costerà oltre 513 milioni di euro, di cui 30 per nuove strade cosiddette “complementari” e viabilità di cantiere; denaro che AutoCisa ricaverà tramite un aumento del pedaggio del 7,5% all’anno per 8 anni, dal 2010 al 2018. È stata pensata con il miraggio di collegare AutoCisa all’AutoBrennero, ma in realtà unirà solo Ponte Taro a Trecasali, due località nella bassa parmense: 9 chilometri di nuova autostrada che attraverseranno 2 Siti di Interesse Comunitario e distruggeranno più di 70 ettari di suolo.
Un’alternativa a questa devastante opera, è stato sottolineato dai partecipanti, è la realizzazione del TI-BRE ferroviario, che prevede di collegare la ferrovia Pontremolese ad altri tratti di ferrovia già esistenti arrivando fino a Verona: costerebbe la metà e salverebbe dal cemento terreno agricolo, prati stabili, fontanili ed ecosistemi in cui nidificano specie rare.
A questo link il video di Legambiente che racconta la storia dell’inutile autostrada nella pianura parmense