Risultato sconcertante quello del bando per il trasporto ferroviario regionale
Ancora una volta a pagarne le spese saranno i pendolari.
Donini superi subito lo stallo, garantendo trasparenza, qualità del servizio e pluralità di offerenti.
Chiediamo che i vari soggetti coinvolti diano chiarimenti ai cittadini su questo esito.
Esprimiamo tutto il nostro sconcerto per l’esito della gara europea per l’affidamento della gestione del servizio ferroviario regionale, che si conclude dopo circa 16 mesi con un unica offerta e per giunta in aumento sul prezzo base, anziché al ribasso, determinando quindi un nulla di fatto.
Una gara che negli intenti di fondo era sicuramente condivisibile poiché ambiva a mettere in campo meccanismi di miglioramento dei servizi, ma che evidentemente nell’applicazione concreta non era partita col piede giusto, visto che dei due soli soggetti che avevano aderito alla manifestazione di interesse preliminare, necessaria per partecipare alla gara, ne era rimasto in campo solo uno.
Alla pre-chiamata avevano risposto infatti la Società Arriva (Gruppo Deutsche Bahn), Trenitalia e Fer (Tper). Alla fine si è costituito un consorzio tra Trenitalia e Tper (di fatto controllata dalla regione), che è stata l’unica cordata a presentare l’offerta per la gara europea. Un risultato non certo incoraggiante e certamente non in grado di garantire una vera competizione virtuosa verso il miglioramento del servizio, tanto più che i tempi di affidamento risultano lunghissimi avendo la possibilità di arrivare fino a 22 anni!!
Oggi la notizia sconcertante, che si apprende dalla stampa, è che l’offerta di Trenitalia e Tper non è al ribasso come previsto nelle gare, ma al rialzo, con una richiesta di aumento del 9% rispetto alla base d’asta, l’equivalente di circa 14 milioni di euro in più all’anno.
Troviamo la situazione molto grave, in quanto lascia nel limbo il secondo servizio pubblico della regione dopo quello sanitario, e rimanda la soluzione dei mille problemi che le decine di migliaia di pendolari devono affrontare ogni giorno in Emilia Romagna. La testimonianza che il problema dei pendolari non è certo al centro dell’agenda politica.
Un risultato ancora più incredibile per la scelta degli offerenti, di presentare un offerta al rialzo, di fatto rimandando la soluzione del problema. Meglio sarebbe stato per Tranitalia e Tper segnalare l’inadeguatezza degli importi senza partecipare alla gara. Tanto più che Tper è di fatto un soggetto pubblico controllato a maggioranza relativa dalla regione Emilia Romagna.
Con queste manovre, ancora una volta a rimanere nel mezzo sono gli utenti.
Chiediamo quindi alla Regione di chiarire la situazione. Altrettanto dovuta sarebbe una spiegazione da parte di Trenitalia e Tper, sui motivi della scelta. La richiesta all’assessore Donini inoltre, è quella di far sapere con urgenza come la regione intenda procedere. “Riteniamo che sia urgente dare risposte ai pendolari e a tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna” dice Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna “Chiediamo alla Regione di individuare subito una procedura veloce, trasparente ed in grado di garantire un vero miglioramento del servizio. Questo passa necessariamente da una vera competizione tra offerenti e non da una concertazione con un solo soggetto”.