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Assieme a Libera, sit in di solidarietà per Don Ciotti a Bologna

Uniamo le forze e reagiamo alle minacce mafiose con l’impegno civico: oggi alle ore 18 saremo tutti in piazza contro le mafie!

Oggi, giovedì 2 ottobre, parteciperemo al sit-in organizzato da Libera non solo per esprimere solidarietà nei confronti di Don Luigi Ciotti, ma anche per manifestare il sostegno dell’associazione a tutti coloro che con coraggio fanno della lotta alle mafie una priorità al Nord come al Sud.

foto-Ilmessaggero.it_Il sit-in, che si svolgerà dalle ore 18 in Piazza Maggiore a Bologna, è l’occasione per unire le forze e rispondere alle ripetute minacce che il prete fondatore di Libera ha ricevuto da parte del boss mafioso Totò Riina e alle numerose segnalazioni pervenute da diverse Procure italiane.

Scendiamo in piazza con convinzione, affinché l’intera società civile si mobiliti in maniera compatta per lanciare un segnale trasversale: è necessario reagire con fermezza alle intimidazioni di criminali il cui unico scopo è provocare l’affievolimento delle energie di chi combatte le mafie, la corruzione, l’illegalità. Il mondo dell’associazionismo e la politica devono supportare il lavoro di forze di polizia e magistratura, cercando di fare vera cultura antimafiosa, e diffondendo la consapevolezza – specie nei nostri territori – che le mafie non sono più da tempo un fenomeno meridionale, ma che ci riguarda da vicino. Solo in questo modo si riuscirà ad accrescere maggiormente l’impegno civico, e ad alzare la testa in questa battaglia di civiltà e democrazia.

Vogliamo ricordare che, stando ai dati dell’ultimo Rapporto Ecomafia, annuale dossier con cui monitora e denuncia la situazione della criminalità ambientale in Italia, nel corso del 2013 l’Emilia-Romagna ha registrato 837 infrazioni ambientali accertate, 1.219 denunce e 237 sequestri. Va inoltre sottolineato che la nostra regione si conferma sempre più uno dei “palcoscenici” prediletti per le infiltrazioni mafiose: la Dna nella sua Relazione annuale colloca infatti l’Emilia-Romagna al secondo posto in Italia per numero di “segnalazioni di matrice ‘ndranghetista”(ben 50), preceduta solo dalla Lombardia.