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Merola prenda posizione contro la partecipazione di Hera al carbone di Saline Joniche

E’ dei giorni scorsi la lettera delle associazioni ambientaliste e Comitato Acqua Bene Comune Emilia Romagna indirizzata ai Sindaci, con la richiesta di uscita di Hera dal progetto di Centrale a Carbone di Saline Joniche.

Il Sindaco di Forlì, Balzani, è stato il primo, e finora l’unico, a rispondere positivamente all’appello di associazioni e Comitato Acqua Bene Comune, che propone ai primi cittadini azionisti di Hera di chiedere l’uscita della multyutility dal progetto di centrale a carbone di Saline Joniche, in Calabria.

L’appello nasce dal paradosso che vede gli enti pubblici dell’Emilia Romagna opporsi alla confinante centrale a carbone di Porto Tolle sul Delta Veneto, mentre la principale azienda a controllo pubblico della Regione supporta progetti similmente dannosi in altre regioni d’Italia. Il gruppo Hera infatti partecipa con il 20% del capitale al consorzio SEI, costituito nel 2007 per il progetto di costruzione di una centrale a carbone a Saline Joniche (RC), di cui sono parte anche a Repower che vi partecipa con il 57, 5%, Foster Wheeler Italiana S.r.l. che ne detiene il 15%, e Apri Sviluppo S.p.a. il 7,5%.

Noi invitiamo il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, a seguire la strada imboccata da Balzani, dando un forte segnale di contrarietà a questa situazione con una presa di posizione pubblica contraria a questo progetto.

La lotta ai cambiamenti climatici è infatti la più importante sfida ambientale che l’umanità si trova ad affrontare, ed anche in molti dei comuni azionisti di Hera sono in corso azioni in questa direzione, con l’adesione al Patto dei Sindaci, la formulazione dei PAES, iniziative di risparmio energetico e la promozione delle energie rinnovabili.

In questo quadro, poiché il carbone è il combustibile a maggior produzione di CO2 e quello con maggiori emissioni inquinanti locali, la produzione di energia elettrica da carbone risulta una delle minacce più forti alla lotta ai cambiamenti climatici. È per questo che anche la comunità dell’Emilia Romagna si è opposta a questa tecnologia con una risoluzione del Consiglio Regionale contro la riconversione della centrale Enel a Porto Tolle, sul delta del Po.

I sottoscrittori dell’appello danno appuntamento alla cittadinanza e alle Istituzioni a Bologna il 5 aprile p.v., a partire dalle 9:30 presso la Sala dello Zodiaco in via Zamboni 13, per un incontro pubblico sul tema:

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