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Nuovo centro sportivo del Bologna FC

Il cordoglio di Legambiente per la prematura scomparsa di 22 ettari di campagna fertile nel Comune di Granarolo

Ennesimo caso di fallimento dell’urbanistica emiliano-romagnola

Ieri, giovedì 28 marzo, si è chiusa la conferenza dei servizi relativa al centro sportivo del Bologna FC a Granarolo.
Gli enti hanno dato il via libera all’opera che sorgerà in piena campagna, sacrificando 22 ettari di terreno fertile.
In passato Legambiente ha più volte segnalato come questa scelta fosse contraria ai principi di buona pianificazione territoriale ma, soprattutto, come costituisca l’ennesimo esempio di forzatura impropria degli strumenti urbanistici ad opera della politica.

Questo intervento non era contenuto né nel piano territoriale della Provincia, né nel PSC del Comune di Granarolo.
Ma con il pretesto della pubblica utilità, l’opera viene imposta dall’alto e piazzata in piena campagna in un’area che nessuna considerazione di buon uso del territorio avrebbe giustificato.

Sugli interessi privati che potrebbero esserci dietro la vicenda, saranno altri a valutare.

Secondo Legambiente questo episodio segna una grave offesa nei confronti del nostro prezioso territorio agricolo ed è l’ennesimo segnale che in questa regione non esiste una reale volontà di porre un argine al consumo di suolo e alla frammentazione della campagna.
Il commento, Legambiente lo lascia al seguente manifesto.

Cartolina Granarolo