Cispadana: troppo pochi 60 giorni per le osservazioni
Chiediamo che i termini delle osservazioni per la VIA vengano prorogati.
Dopo il sisma è assurdo catapultare quest’opera con tempi contingentati e insufficienti per le valutazioni.
È stato presentato da poco più di un mese il progetto definitivo relativo al percorso della nuova autostrada regionale cispadana, all’interno della procedura di VIA (Valutazione di Impatto ambientale). Un’infrastruttura viaria che secondo Legambiente avrà un notevole impatto sul territorio, che agevolerà ancor più l’uso dell’auto, coprirà di cemento ulteriori lembi di un territorio già pesantemente urbanizzato, e quando sarà terminata risulterà probabilmente anacronistica. Il progetto è stato pubblicato solamente lo scorso 10 ottobre, e la data di scadenza per la presentazione delle osservazioni tecniche è stata fissata al 9 dicembre 2012.
Nemmeno due mesi per leggere, interpretare e valutare attentamente più di 6500 documenti mettono in evidente difficoltà i soggetti coinvolti: le amministrazioni, le associazioni, i comitati e i privati cittadini toccati dall’opera dovrebbero invece avere a disposizione tutto il tempo necessario per la formulazione delle osservazioni tecniche riguardanti l’opera.
Come se ciò non bastasse, bisogna anche evidenziare come i comuni interessati al progetto appartengano tutti ai territori colpiti dalle scosse sismiche del 20 e 29 maggio passati.
«Dopo il sisma – afferma Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna – è assurdo catapultare quest’opera con tempi contingentati e insufficienti per le valutazioni. In territori in cui prevale l’impegno nella gestione di una fase emergenziale ancora in corso, appare evidente la lesione del diritto di partecipazione effettiva e qualitativa all’interno del processo decisionale».
Per queste ragioni abbiamo inviato alle autorità competenti un’esplicita richiesta di proroga dei termini di presentazione delle osservazioni e l’organizzazione di incontri pubblici di illustrazione del progetto. La lettera al ministero è stata inviata a firma congiunta del presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza e del presidente regionale.