Ancora dati allarmanti su qualità dell’aria in tutta la regione!
Non è ancora finito il mese di febbraio, e 4 capuoghi di provincia hanno già oltrepassato il limite di 35 giorni di superamento l’anno con valori di concentrazione preoccupanti.
Legambiente chiede un tavolo per misure straordinarie, a cui partecipino sindaci, associazioni e l’assessore regionale per le politiche alla Salute. [Utilizzando anche i fondi delle sanzioni a Trenitalia per potenziare il trasporto pubblico].
Il nuovo anno è iniziato da poco meno di due mesi, e la situazione della qualità dell’aria in Emilia Romagna non accenna a migliorare. Nonostante le abbondanti precipitazioni nevose delle ultime settimane, e la pioggia degli ultimi giorni, già quattro capoluoghi di provincia (Parma, Reggio Emilia, Modena, Piacenza) hanno consumato il bonus di 35 giorni all’anno consentiti di superamento del limite di 50 microgrammi di PM10 per metro cubo, sulla media giornaliera. La situazione non è migliore per le altre città, tutte sopra quota 24 superamenti (ad eccezione di Cesena).Oltre a questa situazione, già di per se allarmante, nel periodo tra il 16 ed il 20 febbraio abbiamo assistito a 5 giorni di superamenti consecutivi in tutti i capoluoghi (tabella in allegato), con valori medi giornalieri di molto oltre la soglia di attenzione: il 19 febbraio a Parma la media giornaliera di PM10 è stata di 246 ug/m3,209 a Reggio Emilia e tra 130 e 170 a Bologna, Ferrara, Piacenza e Modena. Dati che preoccupano fortemente per la salute di tutta la cittadinanza, e non solo per le fasce deboli.
Torniamo a chiedere per l’ennesima volta alla Regione azioni immediate per l’emergenza che si protrae ormai dagli utlimi mesi del 2011. E’ indispensabile programmare a stretto giro un incontro con amministrazioni comunali, associazioni ecologiste e di categoria per mettere in atto rapidamente azioni di emergenza, serie e continuative, che almeno diano il senso della discontinuità rispetto al passato. Per questo risulta indispensabile un’indicazione netta della Regione verso azioni di restrizione del traffico piú ampie e omogenee su tutte le città, evitando che i sindaci possano scegliere soluzioni al ribasso, timorosi che nella città a fianco le soluzioni siano “piú morbide”.
Trattandosi di un serio problema di ordine sanitario riteniamo indispensabile la partecipazione attiva dell’assessore Lusenti.
Infine per agevolare e potenziare il trasporto pubblico in queste giornate Legambiente chiede che si valuti la possibilità di utilizzare le previste sanzioni a Trenitalia per i disservizi delle scorse settimane.