Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna: Legambiente premia i virtuosi nella gestione rifiuti
A Bologna presentata la quarta edizione dello studio di Legambiente Emilia-Romagna sulle buone pratiche per la riduzione dei rifiuti e di raccolta differenziata.
Numerosi i comuni sopra il 70% di raccolta differenziata grazie al porta a porta. Crescono i progetti di riduzione rifiuti, anche se rimangono casi isolati: “Queste eccellenze devono diventare la norma”.
Presentate esperienze virtuose di Forlì, con il passaggio al porta a porta, e di Montechiarugolo in merito alle politiche di riduzione rifiuti.
Legambiente Emilia Romagna ha presentato oggi a Bologna l’annuale rapporto sui “Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna – IV Edizione”, l’indagine realizzata in collaborazione con Regione Emilia-Romagna ed Arpa, che premia i migliori risultati, riferiti ai dati del 2010, delle amministrazioni comunali in tema di raccolta differenziata e gestione dei rifiuti urbani.
Quella dei Comuni Ricicloni è un’iniziativa che Legambiente porta avanti da anni a livello nazionale grazie alla struttura dell’Ecosportello Rifiuti.
Per il quarto anno consecutivo si è dato vita ad un’edizione regionale dello studio, volta a sondare le peculiarità del nostro territorio attraverso il censimento delle pratiche utili alla riduzione dei rifiuti e alla massima raccolta differenziata.
Lo scopo dell’indagine è suscitare tra i Comuni una sana competizione, premiando le situazioni di eccellenza e, proponendole come modello da emulare, diffondere le buone pratiche segnalate da Legambiente anche nelle altre realtà della regione. L’obiettivo finale è quello di rendere sempre più marginale il ricorso a discariche ed inceneritori attraverso l’incremento delle attività di riciclaggio dei materiali di scarto.
“In Emilia Romagna serve uno scatto di reni nella gestione dei rifiuti per replicare il modello delle regioni piu’ virtuose come Trentino Alto Adige o Veneto”, afferma Stefano Ciafani, Vicepresidente di Legambiente Onlus, intervenuto alla presentazione del dossier. “Questo sarà possibile solo con la diffusione delle raccolte domiciliari in tutti i comuni, a partire dai capoluoghi, come già fatto ad esempio nella città di Salerno, dove i suoi 140mila abitanti posso vantare un raccolta differenziata del 70%. Gli enti locali, a partire dalle amministrazioni comunali, devono recuperare il primato della politica nella gestione dei rifiuti, senza più delegare le decisioni strategiche alle aziende multiutilities, che privilegiano nel loro legittimo interesse un sistema fondato sui grandi impianti di smaltimento finale”.
“Per attuare politiche di gestione dei rifiuti che risultino davvero efficaci è necessario mettere in campo strategie di riduzione e prevenzione”, dichiara Giulio Kerschbaumer di Legambiente Emilia-Romagna. “Le buone pratiche censite con il rapporto di quest’anno restano principalmente l’installazione di punti di distribuzione di acqua pubblica, l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili in mense e ospedali pubblici e la sempre maggior diffusione di progetti riguardanti la promozione di pannolini riutilizzabili sia verso le famiglie, che presso gli asili pubblici. In continuo aumento la diffusione del compostaggio domestico, con una copertura dell’80% dei Comuni aderenti allo studio”.
Al questionario di Legambiente hanno risposto – fornendo i dati relativi al 2010 – 91 comuni, che coprono più del 50% della popolazione regionale.
I premiati, per quanto riguarda la categoria dei Comuni sopra i 25.000 abitanti, sono: Fidenza (PR) che registra i minor quantitativi di rifiuti totali smaltiti e la miglior percentuale di raccolta differenziata, Carpi (MO), che ottiene il secondo posto per minor quantitativi di rifiuti smaltiti; Cervia (RA), che si piazza sul podio per la miglior raccolta differenziata di carta e organico .
Nella categoria dei Comuni tra 5000 e 25000 abitanti spiccano i risultati di Monte San Pietro (BO), per i minor quantitativi di rifiuti smaltiti e la migliore raccolta differenziata dell’organico; Sala Baganza (PR) per la miglior percentuale di raccolta differenziata; Torrile (PR) secondo Comune della categoria per minor quantitativi di rifiuti smaltiti; Cavriago (RE), per la miglior raccolta differenziata della carta .
Nella categoria Comuni sotto i 5000 abitanti sono stati premiati Soragna (PR) per la miglior percentuale di raccolta differenziata e per la migliore raccolta dell’organico; Sissa (PR) per i minor quantitativi di rifiuti smaltiti; segue il Comune di Polesine Parmense (PR) sempre per i minor quantitativi di rifiuti; infine Caorso (PC), per la miglior raccolta differenziata della carta .
Per i più alti aumenti nella raccolta differenziata dal 2009 al 2010, non è stata fatta invece distinzione per numero di abitanti; i premiati in regione sono: al primo posto San Giovanni in Marignano (RN), seguito al secondo gradino del podio da Verucchio (RN), poi Varano De Melegari (PR) al terzo posto, ed infine Codigoro (FE) che si aggiudica il quarto miglior aumento di raccolta differenziata.
In quasi tutti i Comuni premiati le modalità adottate sono quelle della raccolta porta a porta, a riprova degli ottimi risultati raggiungibili con questo metodo gestionale.
Durante la premiazione si è dato spazio anche all’esperienza dei comuni di Forlì e Montechiarugolo. In particolare il capoluogo romagnolo si è dato il programma di portare la raccolta domiciliare su tutto il territorio entro il prossimo anno, candidandosi ad essere il primo capoluogo regionale completamente servito con queste modalità. Il comune di Montechiarugolo ha invece avviato una serie di interventi di riduzione rifiuti a 360 gradi.
“I comuni premiati ogni anno mostrano che è possibile fare moltissimo per aumentare la raccolta differenziata e ridurre i rifiuti, a condizione che ci sia la volontà di farlo”, dichiara Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia Romagna. “Queste eccellenze devono però diventare la norma per la nostra regione in modo da ridurre lo spreco di risorse e le pressioni ambientali causate da discariche ed inceneritori. In questo momento di crisi ridurre i rifiuti è un modo per affermare come si possano avere stessi livelli di benessere diminuendo lo spreco di risorse”.
Classifiche degli altri comuni sul podio
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Foto F. Furbini