Errani faccia sapere quale futuro c’è per i Parchi in Emilia Romagna
Legambiente avvia un percorso di ascolto sul futuro delle aree protette.
La politica grande assente al confronto
Si è tenuto ieri a Bologna un dibattito sul futuro dei Parchi in Emilia Romagna e sulle prospettive per la conservazione della biodiversità. Sul tavolo molte criticità: dalla mancanza di adeguate risorse economiche ai paventati tagli ai gia’ scarsi finanziamenti, dai nuovi assetti alla governance dei parchi all‘imminente scioglimento dei consorzi di gestione per le aree protette e’ stata una prima, e fino a oggi unica, occasione di confronto su un tema che suscita interesse ma anche preoccupazione per il futuro della conservazione della biodiversita’ in Emilia Romagna.
Presenti numerosi soggetti del territorio, dal delta del Po all’alto Appennino: parchi, comuni, addetti del settore, associazioni degli agricoltori, sindacati e associazioni ambientaliste.
Forte la richiesta alla Regione di una prospettiva per il futuro e per l’ avvio un percorso condiviso, che coinvolga tutti i portatori di interesse.Una necessità evidenziata da Legambiente così comeda tutti i partecipanti, che hanno segnalato anche la fragilità del sistema delle aree protette e la poca attenzione che rivolge la politica a un settore strategico per il futuro anche economico della Regione.
Una disattenzione verso I parchi che e’ ben evidente nei segnali di allarme che I dipendenti delle aree protette stanno lanciando, anche alla luce delle gravi minacce denunciate dai dipendenti del Parco del Taro, pesantemente intimiditi nei propri uffici solo per avere fatto applicare le leggi.
Una situazione grave che deve far riflettere la politica sull’isolamento che in questa fase di incertezza vivono I parchi, gli amministratori e gli operatori delle aree protette.
Dal dibattito e’ emersa con chiarezza la necessita’ di approfondire le questioni che da piu’ parti sono state richiamate sul presente e sul futuro delle aree protette. E’ stata richiamata la necessita’ di un confronto con la politica regionale colpevolmente assente nelle discussioni di merito, e soprattutto nel dibattito di ieri, ed e’ emersa in maniera chiara la voglia di partecipazione che, come Legambiente, ci responsabilizza a fare di piu’ per un settore che deve essere sicuramente riformato, ma anche rassicurato e soprattutto informato sul futuro che verra’.
Per questo Legambiente chiede ufficialmente al Presidente Vasco Errani se il futuro dei parchi dell’Emilia Romagna e piu’ in generale i temi della conservazione della biodiversita’ siano o meno nella sua agenda di governo delle prossime settimane.