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Bologna: molti gli edifici colabrodo energetici

Presentato il rapporto “Tutti in Classe A”, campagna di Legambiente sull’efficienza energetica in edilizia.

Numerosi gli edifici bocciati, anche di recente costruzione. Le analisi termografiche evidenziano il gap con gli obiettivi fissati dalla normativa europea

La regione “alzi l’asticella”, e si ponga come punto di riferimento al livello italiano sull’efficienza energetica in edilizia

Legambiente ha presentato oggi i risultati della campagna “Tutti in classe A”, con lo scopo di sensibilizzare sull’importanza dell’efficienza energetica in edilizia, attraverso lo strumento delle termografie, fotografie che permettono di guardare “attraverso” gli edifici svelando i problemi di isolamento termico.

Gli edifici sia pubblici che privati sono responsabili di una grande fetta dei consumi energetici italiani: il ministero dello sviluppo economico calcola che il peso degli usi civili rappresenta circa il 50% dei consumi elettrici ed il 33% di quelli energetici totali. L’intervento nel settore edilizio diventa quindi indispensabile per la riduzione dei consumi energetici e l’abbattimento delle emissioni clima alteranti.

A Bologna sono stati analizzati tramite termofoto tre edifici residenziali privati edificati dopo il 2000 in zona fiera, e due edifici pubblici (L’Assessorato Regionale alle Politiche per la Salute ed il Provveditorato interregionale Emilia Romagna-Marche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti).
Tutte le termofoto evidenziano difetti nell’isolamento e conseguenti ponti termici, con dispersioni sulle strutture murarie, sulle soglie dei davanzali e delle finestre.

La regione Emilia Romagna ha recentemente messo in campo regolamenti edilizi per i nuovi edifici e per gli edifici in ristrutturazione, che vanno nella direzione dell’efficienza energetica

Alle disposizioni di legge però non fanno seguito i dovuti controlli: vengono infatti eseguite le opportune verifiche del rispetto della normativa esclusivamente su un campione del 5% degli edifici certificati. E’ necessario quindi intensificare i controlli e metter in campo un corretto sitema di sanzioni, per non vanificare il buon lavoro sviluppato a livello legislativo e per dare maggiore credibilità al mercato edilizio.

“Legambiente – dichiara Lorenzo Frattini, Presidente Regionale – oltre a chiedere maggiore vigilanza sul rispetto delle norme sull’efficienza energetica in edilizia, propone alla Regione Emilia Romagna di “alzare l’asticella” e porsi come punto di riferimento a livello italiano, anticipando la Direttiva europea 31/2010 che prevede l’obbligo di costruzione di edifici “neutrali” dal primo gennaio 2021. Chiediamo inoltre che già dall’anno prossimo tutti i nuovi edifici in Regione siano costruiti in classe A o B, anche alla luce del fatto che attualmente sono le uniche costruzioni ad avere un mercato
Gli edifici neutrali garantiscono prestazioni di rendimento dell’involucro tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento ed il raffrescamento, o di soddisfarli attraverso il solo apporto di fonti rinnovabili. Se si considera che la differenza di costo di una Casa di Classe A rispetto a una “normale” è del 5-10%, e il costo di costruzione è 1.000 euro a mq mediamente, si capisce come non sia un problema di costi a impedire di investire nella qualità.

E’ evidente come la strada dell’efficienza energetica in edilizia sia fondamentale oltre che per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto , anche per il miglioramento della qualità della vita urbana, riducendo le emissioni di particolato in atmosfera, emergenza di tutte le città italiane nei mesi invernali.

Scarica il rapporto “Tutti in classe A”