Accordo sulla gestione della qualità dell’aria 2010-2012: Regione poco coraggiosa sulle limitazioni del traffico
I livelli di inquinamento cronici richiedono ben altre azioni: “Chiederemo ai Sindaci di fare di più nelle proprie città”
Positivi i fondi per le misure a favore di mobilità ciclabile
Parzialmente insoddisfatta l’associazione ambientalista per il primo Accordo sulla Qualità dell’Aria portato avanti dall’Assessore Freda, giudicato una medicina annacquata.
Di fronte al livello di inquinamento cronico che tutti gli inverni colpisce il bacino padano, secondo Legambiente occorrerebbero messaggi ben più chiari alle amministrazioni locali e ai cittadini, un’azione incisiva immediata, volta a scoraggiare direttamente l’utilizzo di automobili. Invece le limitazioni del traffico rimangono limitate a lassi temporali molto contenuti e nella pratica vista finora confinate ai soli centri storici.
Legambiente si esprime però favorevolmente per quanto riguarda le misure a favore della mobilità ciclabile e degli incentivi per i veicoli a GPL.
“Dopo anni di sforamenti dei limiti di legge e dopo la mobilitazione lanciata l’anno scorso dal sindaci Chiamparino e Moratti, francamente ci si attendeva di più”, questo il commento del Presidente di Legambiente Emilia Romagna Lorenzo Frattini: “La nostra associazione si rivolgerà direttamente ai sindaci perché vadano oltre il livello minimo fissato dall’accordo”.
In questi giorni è stato avviato il percorso di redazione del nuovo Piano regionale dei Trasporti, il PRIT, Legambiente attenderà quella sede per verificare se la Regione intende avviare un cambio di marcia e puntare ad una vera rivoluzione del sistema della mobilità orientato ad un trasporto pubblico di stampo nord europeo.