26 maggio: Legambiente “apre” Porta Galliera ai cittadini
Valorizzare i beni culturali contro il degrado della città
Mercoledì 26 Maggio Legambiente organizza una visita guidata gratuita alla scoperta del Parco Archeologico delle mura e della Storica Porta Galliera, in piazza XX Settembre
Mercoledì prossimo, dalle 19 Legambiente aprirà al pubblico la propria sede di Piazza XX Settembre con una visita guidata gratuita alla storica Porta e al parco archeologico circostante.
L’iniziativa, che mira a far riscoprire a cittadini e turisti un pezzo “storico” della città, vuole essere uno stimolo a riaprire una finestra sulla storia e l’identità della città, che può avere interessanti ricadute sull’offerta turistica di Bologna, ma soprattutto avviare un progetto di ripensamento generale della qualità urbana e di restituzione di spazi alla fruizione di cittadini.
L’associazione, da sempre attenta al tema del recupero e valorizzazione dei beni culturali attraverso la campagna “Salvalarte”, ha infatti da tempo “adottato” Porta Galliera e Piazza XX Settembre, presentando nel 1999 alle istituzioni ed ai cittadini un progetto di risanamento edilizio e sociale che è stato alla base dei lavori di riqualificazione e sistemazione attuale della piazza, sottraendo questo importante patrimonio storico al destino di mero spartitraffico e riportando alla luce importanti opere murarie tra cui un antico sistema d’imbrigliamento dell’Aposa.
Riqualificare un’area, riscoprire un pezzo della storia di Bologna è un ottimo modo per combattere il degrado e l’abbandono di intere aree della città, ma solo se ciò serve a restituire queste zone ai cittadini, coinvolgendoli nella costruzione di una città più vivibile che riscopra e valorizzi la propria identità. Gli interventi di recupero infatti non possono essere fini a sé stessi, ma necessitano di una riflessione sull’utilizzo e le potenzialità di questi spazi, diversamente il lavoro di valorizzazione di queste aree resta incompiuto.
L’iniziativa delle visite guidate alla riscoperta della storia delle mura di Bologna vuole perciò essere uno stimolo anche per le istituzioni ad aprire una nuova stagione di partecipazione democratica alla vita della città, che trasformi i tanti, troppi, “non luoghi” di Bologna, in spazi visibili, luoghi di incontri e scambio di informazioni, nonché sicuramente un migliore biglietto da visita della città che può coniugare, storia, ambiente ed economia turistica.