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Sun Day: fonti rinnovabili e cultura a Porta Galliera una giornata per le energie rinnovabili e i beni culturali

Venerdì 30 Aprile Legambiente organizza una giornata dedicata al sole e ai beni culturali, con uno spazio informativo sulle energie rinnovabili e una visita guidata alla storica Porta Galliera, in piazza XX Settembre

Venerdì 30 Aprile a partire dalle 17 Legambiente organizza a Bologna un evento informativo per promuovere le energie rinnovabili. In piazza XX Settembre, sede dell’associazione, sarà allestito uno stand con materiale informativo sull’energia solare e le rinnovabili, gli incentivi fiscali e le sovvenzioni pubbliche per l’installazione di moduli solari. Esperti installatori della ditta Horus presenteranno al pubblico le nuove tecnologie con dimostrazioni pratiche e informazioni utili su tipologie di installazioni, costi e manutenzione.

Il Sun Day di Legambiente ha obiettivi precisi: diffondere in modo capillare le informazioni presso cittadini, istituzioni e aziende, circa la convenienza, le qualità e le applicazioni delle fonti rinnovabili e, in particolare, dell’energia solare; promuovere comportamenti virtuosi che favoriscano l’uso di energie rinnovabili e la realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile in campo energetico e ambientale; monitorare lo sviluppo della ricerca e della tecnologia nei campi di applicazione dell’energia solare; informare sull’esistenza di finanziamenti e forme di incentivazione nazionali e regionali; favorire il contatto tra l’utente finale, gli installatori e i produttori di pannelli solari qualificati.

Sempre in occasione del Sun Day, Legambiente aprirà al pubblico la propria sede di Piazza XX Settembre con una visita guidata gratuita della storica Porta Galliera e del Parco archeologico delle mura. I volontari dell’associazione racconteranno a cittadini e turisti la storia di questi luoghi e illustreranno i lavori di restauro della Porta e della piazza circostante che hanno portato alla luce importanti opere murarie tra cui un antico sistema d’imbrigliamento dell’Aposa.

L’iniziativa mira a far riscoprire a cittadini e turisti un pezzo “storico” della città e vuole perciò essere uno stimolo a riaprire una finestra sulla storia e l’identità di Bologna, che può avere interessanti ricadute sull’offerta turistica, ma soprattutto avviare un progetto di ripensamento generale della qualità urbana e di restituzione di spazi alla fruizione di cittadini. Un’occasione anche per le istituzioni per aprire una nuova stagione di partecipazione democratica alla vita della città, che trasformi i tanti, troppi, “non luoghi” di Bologna, in spazi visibili, luoghi di incontri e scambio di informazioni, nonché sicuramente un migliore biglietto da visita della città